Vorrei sfruttare quest'articolo intercettato su un post di un amico di fb e tratto da "Il fatto quotidiano" per ricordare a tutti di una trappola molto pericolosa che si insinua in ciascuno di noi.
Provo prima a sintetizzare estremamente l'articolo che fa notare che Giannino alla fine è caduto nell'errore del conformismo. Il conformismo ci dice che per parlare di economia in un'aula universitaria devi avere la laurea e così laurea fu. E' ovvio che, accadendo questo a qualcuno che professa teorie liberali, il tutto stona molto di più. Mi sembra di aver scritto sul post di rientro dal mio viaggio negli Stati Uniti che una delle cose più belle era che ti sentivi sempre la libertà di poter essere te stesso. Di poter essere un CEO di un'azienda importante andando in giro con camicia floreale o di andare in infradito con cinque gradi fuori senza mai per questo sentirti giudicato. Ma l'Italia non sono gli USA e lo sappiamo bene.
Vorrei però estendere questo discorso per parlare oggi delle bebollezze che seppur latenti a volte ritornano. L'altro giorno scrivevo sulla chat di Whatsapp che non mi sopporto quando mi faccio prendere dalla rimandite (cattiva abitudine di rimandare le cose). Vi starate chiedendo, ma come, uno come te tutto target e cose da fare? E bene si, il problema sta proprio la. La trappola secondo me ci può cogliere impreparati quando pensiamo di essere immuni da qualche problema e questo sia che ci si riferisca al noi come individuo che al noi come gruppo.
Quindi, occhi sempre ben aperti!
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