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Effetto Leva

domenica 26 maggio 2013

COACHING PER LA COPPIA


Il mio amico coach Diego Divenuto ha lanciato il suo nuovo sito sul Coaching per la Coppia.
Dategli un'occhiata, potrete scaricare una lezione gratuitamente.http://ow.ly/lpCtU

AMY CUDDY


Ieri al practitioner di PNL ci hanno mostrato questo video. Ve lo consiglio perché ho notato che è sempre troppo sottovalutata l'efficacia di una giusta postura sulla psiche umana. Magari piuttosto di provare mille strade complesse, proviamo prima ad assumere una postura vincente.
Un altro passaggio di questo video che vi voglio sottolineare è quando lei parla del suo passato da studentessa ed aveva il timore di non essere autentica nel cercare di alterare la sua percezione di se. Questo è un passaggio molto delicato ed è un po' il punto dove cadono i più, intendendo quelli che approcciano la crescita personale con poca convinzione e per dirlo tecnicamente, non lavorano fino al livello dell'identità della piramide dei livelli logici. I risultati spesso non arrivano proprio perché c'è questa convinzione limitante di mancanza di autenticità, che va assolutamente rimossa. Noi non siamo quel che siamo, ma siamo quel che vogliamo essere.

sabato 25 maggio 2013

DIRITTI INVENTATI

La vacanza prosegue e osservare i fenomeni sociali di sti vacanzieri è un po' il viaggio nel viaggio.
Scrivere dalla nave ha il suo fascino, no? Adesso sto lasciando il porto di Olbia.
Cominciamo con il cibo. Osservare la persone alla mensa in crociera ti fa vedere tutta l'avidità della razza umana. Ti danno un vassoio e sembra la gara a chi lo riempie di più, come se il cibo sulla nave fosse una risorsa limitata. Il sugo della salsa si mescola con quello del gulasch, circondato dall'unitissima insalata. Un sapore si perde nell'altro, è il suicidio del buon vecchio cibo. Un mese così e morirebbero tutti di trombosi, insomma, sembra ci sia qualche difficoltà nell'autogestione, ma tutto questo non vi ricorda qualcosa? Quello che accade a livello mondiale con le risorse della terra non è molto simile? Pensate a quando rimarranno le ultime gocce di petrolio...
Passiamo al fatto che ho visto la gente vantare diritti che non esistono. C'è chi sul pullmann recrimina la proprietà di alcuni posti e chi addirittura a teatro la recrimina la proprietà anche dei posti davanti perché poi fa fatica a vedere. Non vi racconto le pietose scene d'isteria mista a maleducazione collegate perché mi sembrerebbe di mortificarli troppo. Vi cito questi episodi perché pensavo come la società è passata da un'era in cui i diritti umani venivano calpestati continuamente ad una società post guerra mondiale in cui alcuni si sono letteralmente inventati dei diritti e l'aggressività con cui li difendono evidenzia come oramai li abbiano fatti loro, nella loro mappa mentale quello è un diritto da recriminare. Sono sicuro che se fate un po' di mente locale troverete tantissimi esempi sia nella vostra vita pubblica che privata. Ad un giovane oggi consiglierei di mettere sempre in discussione quelli che pensa siano dei diritti per lui.
Torniamo adesso a parlare di economia. Dopo una tappa in Francia a Saint Tropez e due in Spagna a Palma e Minorca, giungo in Costa Smeralda. Avreste dovuto sentire la guida parlare della Sardegna, con tutto il rispetto per un posto bellissimo, ma sembrava che fosse Il Posto, che di meglio non esiste. Tutto sto decantare mi ha fatto un po' sorridere perché essendomi sorbito quasi due ore di racconto del miracolo economico che è stato la recente scoperta di queste coste per il turismo dei VIP non ho potuto far a meno di fare il confronto con le zone di mare viste nei giorni precedenti. Semplificando, gli altri erano tutti posti molto vivi anche ad inizio stagione, a Porto Cervo invece non c'era un cane, l'unica gente in giro era quella della nave da crociera. Torniamo così al solito argomento, bella quanto vuoi, ma in termini di ricchezza quanta ne riusciamo a portare alla popolazione locale? Per una volta vi risparmiò di parlarvi dei piccoli disservizi subito intercettati in poche ore di permanenza, i risultati parlano per questi.
Adesso facciamo un bel discorso razzistico che riguarda anche noi. Su di una nave da crociera trovi personale di tutte le razze. Considerando una scala da 1 a 10 e mettendo verso il dieci il personale più gentile, sorridente e garbato e verso l'uno quello sgarbato, musone e maleducato, come mai quelli provenienti da alcuni paesi prendono quasi sempre voti alti ed altri quasi sempre bassi? Secondo voi, qual è il voto medio che riceviamo noi italiani quando siamo dall'altra parte? Io personalmente ci do un voto molto basso. Forse avrò scritto anche in passato di quest'ultimo argomento, ma avrete capito che mi sta molto a cuore, tanto che sono convinto che a livello centrale si dovrebbero studiare in maniera approfondita per capirne le origini e come influenzarli.

Le righe che seguono le sto scrivendo dopo il rientro, ma ci tenevo a riportarvi le ultime considerazioni. Arrivo a Salerno. Negli altri porti la nave ha sempre attraccato in un porto turistico o almeno in una porzione di porto turistico di un più grande porto mercantile. A Salerno attracchi in pieno porto mercantile proprio davanti a quella che sembra una via di mezzo tra la discarica ed il ripostiglio del porto... gran paesaggio...
Scendi dalla nave e fai una scoperta olfattiva. Arrivato al porto di Genova ho risentito un odore che non sentivo da quando ero stato l'ultima volta al porto di Palermo. Avete presente quel puzzo di pesce andato a male misto puzzo di piscio? Bene, arrivati a Salerno c'era la stessa puzza e considerando che nelle tre tappe precedenti in Francia e Spagna non c'era, mi sono reso conto che dev'essere una profumazione nostrana...
Adesso vi dimostrerò invece come siamo vittime di noi stessi. A Palma, molti passeggeri nel tentativo di risparmiare qualche soldo, invece di partecipare al tour organizzato dalla nave, aveva optato per sfruttare il taxi o quei bei pullman scoperti che ti fanno fare il tour della città. Noi per esempio, avevamo optato per il taxi perché con una cifra inferiore al prezzo dei quattro biglietti del tour e leggermente superiore al pullman cittadino eravamo riusciti ad ottenere quella flessibilità e comodità che fa la differenza quando giri con bambini piccoli e carrozzina. Arrivando a Salerno ecco che giungono le prime diffidenze del popolo. Il taxi veniva scartato per paura delle fregature... Chi riesce a superare questi preconcetti, si informa e se i quattro biglietti per il tour organizzato dalla nave con guida costavano 160 €, il taxi te ne chiedeva 200 €... Ecco i primi soldi persi dall'economia locale. Arrivati a Pompei decido di prendere un caffé al bar di fronte in piedi e sapete quanto mi hanno chiesto? Due euro, è stato il caffè più caro di tutto il tour e dire che le altre location non è che fossero meno prestigiose, avevano pure una vista migliore. Quindi, tu mi vuoi fottere ed io organizzo un embargo familiare, quel caffè sarà l'unica spesa fatta in quella terra. La storia continua la guida ci chiede i documenti dei bambini e le chiedo il perché. Lei mi risponde che sono necessari per i biglietti dei bambini. In tutti gli altri posti andavo da solo, dichiaravo i biglietti che mi servivano e questo bastava. Il documento però non basta, i bambini prima di entrare vanno raccolti e mostrati alla biglietteria. Quindi cosa capisce un comune mortale, innanzitutto che il rapporto di fiducia tra le guide turistiche che lavorano tutti i giorni la e le biglietterie è nullo e poi che localmente avranno tutti una Carta di Identità falsa, perché altrimenti non si spiega perché oltre al documento volevano pure vederli sti bambini. Capite voi come il sistema non "TRUST" genera freni all'economia.
Ovviamente prima di entrare chiediamo se ci conviene prendere la carrozzina e la risposta è stata di si e che al più qualche volta saremmo stati costretti ad alzarla. Risultato? O portato in braccio mio figlio con una mano e la carrozzina con l'altra... sappiate che Pompei è inaccessibile a qualsiasi disabile.
Ci vogliamo ancora chiedere perché il turista va all'estero e se viene non torna?
Il "Be Italian!" dell'ultimo post, è già diventato un "Why Italian?".

sabato 18 maggio 2013

BE ITALIAN!

Oggi sto scrivendo in navigazione, per l'esattezza dal tragitto che va da Minorca ad Olbia.
Ieri sera c'è stata la serata italiana. Spettacolo italiano, menù italiano, camerieri con grembiuli tricolori ecc. ecc.
Una volta terminato lo spettacolo con il classico "Va pensiero" ed ovazione del pubblico, sono rientrato in cabina e non ho potuto fare a meno di fare qualche considerazione.
Vengono da tutto il mondo e scelgono di navigare su navi italiane. La cucina in realtà era italiana tutti i giorni e non solo per la serata e secondo me molti optano per compagnie italiane pure per questo motivo. A teatro sono state ricordate culture e tradizioni che altri al mondo ci invidiano.
Quindi riassumendo, c'è la tecnica e la passione, la qualità e il genio, ma allora cos'è che non funziona nel nostro paese e che ci sta facendo soffrire così?
Quando vai in giro e vedi le cose belle degli altri continui a ripetere una frase che suona tipo questa: "...ma perché non lo facciamo pure noi?". Vero è, che se visiti tanti paesi questa frase ti verrà di dirla più volte, ma è anche vero che tante di queste ti ritroveresti a contraddirti.
Volete sapere dove voglio andare a parare? Sul fatto che tutto sto popò di potenziale si disperde, secondo me, perché non abbiamo ancora fatto chiarezza sull'Italia che vorremmo.
Avete per caso sentito qualche politico che l'abbia dichiarato esplicitamente? Io no. Ricordo un accenno su questo argomento da parte di Renzi durante le primarie, ma mai una dichiarazione forte. Il perché non lo fanno è chiaro, hanno paura di perdere voti. Così oggi si lamentano gli operai e diamo il contentino all'industria, domani si lamentano i notai e via con il contentino alle categorie, per concludere parliamo un po' di IMU così accontentiamo tutti.
Peccato che su tutti i libri di crescita personale ci sia scritto che prima devi far chiarezza sulla realtà che desideri e poi il resto vien da se.
Per vincere una battaglia occorre una strategia e per chi non l'avesse ancora capito la guerra alla sopravvivenza è in corso. I soldi pubblici sono quelli che sono, ma la nostra strategia cosa prevede? Dobbiamo dichiarare se vogliamo un'Italia industriale o basata sui servizi e se sui servizi quali? Turismo? Informatica? Bisogna saperlo, perché se le risorse sono limitate è importante capire se dar priorità alla costruzione di un nuovo porto turistico o se favorire un polo universitario. Noi invece ci stiamo muovendo a tentoni, alla cieca.
Per quei libri, il risultato di questo operare è già scritto... e non è un lieto fine.
Be Italian, intonavano durante lo spettacolo e per qualche minuto ho risentito l'orgoglio di casa...



domenica 12 maggio 2013

SE NON TI PIACE LA SPUTI



Questa settimana si è spesso parlato sul web e sulle radio dell'addio di Mentana a Twitter.  Adesso non voglio aggiungere il mio commento agli altri mille che avrete già sentito, ma vorrei commentare chi commenta.
La frase "Se non ti piace la sputi" vi ricorda qualcosa? A me si, è una frase della mia infanzia e del mio presente, visto che adesso la dico ai miei figli. Nonostante le insistenze e qualche tentativo di raggiro anche voi conoscerete bimbi che di frutta e verdura non ne vogliono sapere nonostante non tutta la frutta sia aspra e non tutta la verdura amara. Immagino che condividiate, quello che però ho capito in questi giorni è che a 2 anni, 5 anni o 60 anni la storia è sempre la stessa, tanta gente si ostina a pensare che qualcosa non gli piaccia senza averla mai assaggiata.
Vi potrei riportare esempi in tutti i settori, religioni, politica, sport ecc. ecc.
In questi giorni ho sentito gente parlare di social network affermando cosa non opinabili, ma proprio false, nel senso che chiunque abbia creato un account per una volta potrebbe confermare l'inesattezza.
Vi riportò un commento su tutti, ho sentito di uno che mentre sosteneva di non essere presente su nessun social, affermava che tutti i social network sono l'espressione di Satana...
Questo mi direte che è un estremista, ma non mi fate credere che non avete sentito di gente che parla male delle crociere senza averne mai fatta una, gente che parla male della politica senza aver mai parteciapto neppure ad un corteo. C'è chi commenta certe usanze di stranieri senza aver mai provato a vivere l'altra cultura e vogliamo concludere con il più popolare commento di un piatto cucinato da qualcuno che è... in tv?
Ecco le tre lezioni di oggi. Numero uno, verifica le tue informazioni, altrimenti rischi di valutare sulla base di informazioni totalmente errate. Numero dure, non scordarti mai di fare esperienza, l'esperienza è tutto e se non ti piace... sputi... 
Numero tre, vista l'incertezza dei punti uno e due, fai sempre un abbondante uso dei condizionali... potrebbe essere... si potrebbe verificare... penserei... "È così" lascialo alla concorrenza!



giovedì 2 maggio 2013

RIPPLN


Oggi voglio riconfermare la medaglia d'oro agli americani per il marketing. Su internet stanno impazzando mezze informazioni su un nuovo Social Network. Rippln è già diventato virale! Tutti ne parlano e ancora non è neanche partito infatti gli americani sono bravissimi a giocare sull'attesa. Ci si può registrare, ma solo su invito. Io sono già dentro e se vi servisse l'invito chiedetemelo pure (se non avete i miei contatti fatemi richiesta su facebook) .
Rippln lo farei rientrare nella categoria dei Business Social Network. In realtà non so se esiste questo termine, ma oltre Linkedin anche tutti gli altri stanno cercando nuove vie per far soldi, in effetti tutto questo far network a che pro?
Rippln parte da una domanda, perché il Sig. Andry Birds deve avere i profitti tutti per se quando la sua fama è dovuta al passaparola di tutti? Rippln è pensato per spalmare su tutti gli iscritti i profitti generati dallo stesso social network. Geniale come idea, no? Mesi fa avevamo parlato di Lyoness, ecco, questo è come fosse un Lyoness ( http://www.mylyconet.com/michelepuccio/ )del web e per le app.
Le menti dietro al progetto sicuramente ci elargiranno nuove news via via nel tempo, buon'attesa!

mercoledì 1 maggio 2013

ERRORE DI SQUADRA

Proviamo adesso a vedere come le cose che studiamo non sono solo teoria, ma hanno dei risvolti estremamente pratici. 
Per il coach Vitali nei team c'è un momento per la democrazia ed un momento per la monarchia.
Esempio, siete durante la vostra riunione commerciale mensile e tu in qualità di direttore vendite annunci ai venditori che l'azienda sta seriamente valutando di aggiungere a portfolio un nuovo prodotto che va in concorrenza con altri già presenti a listino.
Gelo nella sala... e leggi nei volti dei tuoi collaboratori un messaggio chiaro; non sono d'accordo!
Ecco, questo è il momento della democrazia, tu che sei il team leader devi tirar fuori dai tuoi collaboratori le loro idee in merito, ognuno deve sentirsi libero di condividerle e tu devi pretendere che giustifichino le loro opinioni portando delle serie argomentazioni.
Fatto questo, arriva il momento del silenzio. Tornerai a meditare sugli input ricevuti o tornerai in riunione con il management. Decisione presa! Siamo al momento della monarchia.
Sei di nuovo davanti ai tuoi uomini: "Ragazzi abbiamo deciso e confermiamo la scelta di aggiungere il nuovo prodotto a portfolio!" Di nuovo silenzio... ma adesso i volti sono differenti, negli occhi dei commerciali non si legge più la protesta, ma solo la determinazione!
Ma non finisce qua, passa un mese e le vendite del nuovo prodotto vanno malissimo, adesso c'è la prova della verità, i collaboratori verranno da te a dirti te l'avevo detto o chiederanno cosa cambiare per fare il target del nuovo prodotto?
Se non fosse così, se i membri del team non fossero congruenti verso un'unica direzione, col cavolo che da A ci si sposta verso B! Immaginatevi una corda legate ad un grande sasso e più persone che tirano tutte in direzioni differenti.
Sembra un gioco di ruolo? Guardate cos'è accaduto al PD con Bersani per l'elezione del Presidente della Repubblica. Atto primo, si è dimenticato della fase della democrazia all'interno del partito. Molti non volevano Marini, ma lui non ha neppure pensato di chiedere l'opinione dei compagni di partito. Atto secondo, candidano Prodi, esito della votazione disastroso come per Marini, i membri del team del PD non si sono comportati come Vitali si aspetta si comporti la sua squadra. Voto alla leadership di Bersani, molto molto scarso.
Cos'è accaduto all'interno del Movimento 5 Stelle? L'estate contrario, voto alla leadership di Grillo, molto molto buono.

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