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Effetto Leva

martedì 29 gennaio 2013

LO VOGLIONO TUTTI, MA LO PREFERISCONO PICCOLO... E QUESTO E' UN BEL PROBLEMA


Questo è il grafico che sta rovinando le notti di Tim Cook. 
Per spiegarvi il concetto riprendo una frase di un collega di questi giorni: "Siamo arrivati al punto che anche se ricevi in regalo un iPad non ti fa più effetto".
Sicuramente non sarà per tutti così, ne sono certo, almeno per il momento. Questa frase buttata lì dal collega senza grandi riflessione tecniche intorno si può tradurre tecnicamente con il fenomeno che comincia ad esserci gente che di iPad sotto Natale ne riceve due o tre e che magari ne ha già uno a casa e tutto questo si definisce cannibalizzazione. 
Apple sta vendendo alla grande gli Ipad mini, è forse il gadget più desiderato del momento, ma avendo un prezzo unitario inferiore, vuol dire anche che nel prossimo futuro gli analisti prevedono in calo le entrata di Apple e questo fenomeno sta portando ad una riduzione della quotazione in borsa.
Tutto questo per dirvi, cari colleghi, che tutti voi che vi state spremendo le meningi per trovare una nuova formula per far soldi, sappiate che siete in buona compagnia, non siete voi gli sfigati di turno, anzi, un piccolo business, magari lo si raddrizza con una piccola nuova idea... un grande business... necessita di una tanto, tanto grande nuova idea.

domenica 27 gennaio 2013

UN SOGNO PER DOMANI



Ieri ho trovato questo video, vi ricorda per caso qualcosa?

MA IL TUO FACEBOOK E' UN MURO DEL PIANTO?


State pianificando??? Immagino di si, di solito quelli che leggono blog come questi appartengono alla categoria dei bravini. Allora farete sicuramente questo, poi quello, poi controllerete tutto per benino mensilmente e... e avete pensato a cosa fare per mantenere la motivazione sempre al top? E si, perché puoi costruire un'auto velocissima, ma se non ci metti la benzina dove vai? Quante cose vi siete già prefissati di fare tutti i giorni da inizio 2013? E alla motivazione ci avete pensato?
Un input ve lo do io.
Facebook sicuramente l'avete, no? Se appartenete alla categoria delle persone che lo utilizzano, provate a scorrere i messaggi che postano le persone a voi connesse o le pagine su cui avete cliccato "Mi piace". Ho notato che alcune home page di facebook sono dei veri e propri muri del pianto. Si si, anch'io ogni tanto faccio il melodrammatico, ma ogni tanto ragazzi, alcuni hanno un'indole speciale al dramma e se tra i nostri amici ne abbiamo trenta, magari cinquanta di questi e se ogni mattina come prima cosa accendiamo il nostro iphone e leggiamo gli status dei nostri cari amichetti... non mi meravigliate poi come andrà la giornata, oh?!
Nella crescita personale ti suggeriscono sempre di alzare il livello delle persone che frequenti, ma se per molti prima la scusa poteva essere che attorno la loro vita non ruotava nessuna stella, oggi nell'era dei social network, questo non può più esser vero?
Non conosci nessuno personalmente? Non importa, vai sulle pagine di personaggi di successo, dei motivatori, dei coach importanti e clicca, clicca e ancora clicca "Mi piace" ed ecco che in breve il tuo buon giorno cambierà radicalmente e riceverai una carica di positività incredibile.
Riassumendo, dormire tutti i giorni, mangiare tutti i giorni, motivazione... tutti i giorni!


sabato 26 gennaio 2013

DISCORSO DI INIZIO ANNO



Vi riporto il discorso rivolto ai collaboratori in occasione della riunione di inizio anno:

"In questi dieci anni sono due le cose che ho veramente capito.
La prima è questa. Hanno fatto un'indagine sulle performance delle aziende quotate in
borsa e sapete quali sono risultate le più performanti? Quelle a conduzione familiare,
quelle il cui management era nelle mani di una famiglia. E voi sapete perché? Perché
queste aziende hanno un orizzonte temporale di lungo periodo, fanno scelte più
lungimiranti di altre, non sono vittime della logica del trimestre, anche se questo non vuol dire non darsi obiettivi a breve termine, attenzione. Se ci pensate è anche corretto  in quanto la COMPUTERLINKS non è solo un insieme di numeri.
E' un insieme di scelte, di emozioni, le nostre emozioni, perché la nostra vita non sarà solo la COMPUTERLINKS, ma sicuramente la nostra vita è anche la COMPUTERLINKS. Chi pensa che la crisi sia solo un problema di numeri è fuori strada. La crisi è un problema di vita o meglio di vite, le nostre vite. Qualcuno potrebbe dire che è un problema di rettitudine, pensate a cosa dicono dei tedeschi...che hanno fatto i compiti in casa.
Sapete qual è l'episodio che mi ha dato più soddisfazione in questi anni? Più di qualsiasi target, più di qualsiasi trattativa o piano di rebate approvato? Sentirmi dire un paio di mesi fa dalla mia collega, che in COMPUTERLINKS è diventata una donna completa! Mi piace sempre pensare all'azienda in cui lavoriamo come una palestra in cui le persone hanno l'opportunità di esprimere il meglio di se, di crescere mettendosi in discussione.
Quindi, la lezione numero uno è sicuramente...bisogna guardare lontano!

Lezione numero due; il nostro futuro è qua dentro, dentro le nostre teste. Uno dei momenti degli inizi che ricordo sempre è una frase che dissi a Federico nel primo ufficio, proprio nei primi giorni quando non c'erano neanche le pareti, solo un paio di scrivanie, e dissi: "Sei pronto ad alzarti da questa scrivania solo dopo aver fatto diventare la COMPUTERLINKS il primo distributore a valore italiano?".
Questo traguardo è raggiunto, quindi adesso io potrei rimettere il mandato o... se adesso metto insieme le due lezioni apprese, cioè che dobbiamo guardare lontano e che il nostro futuro è nelle nostre teste io sono convinto che è il momento di lanciare una nuova sfida! Una sfida che ci motivi tutti, che ci tiri giù dal letto ogni santo giorno e che ci aiuti a guardare ancora più lontano!
Io però non sono La COMPUTERLINKS, Noi siamo la COMPUTERLINKS, quindi io
non posso da solo creare un nuovo futuro, ma noi Si che possiamo crearlo o meglio
coocrearlo. Quindi adesso a voi la domanda, siete o no pronti a Coocreare un nuovo
futuro? Ma attenzione bene alla domanda, che non è se ve la sentite di "Provare", perché se io adesso vi chiedo di provare ad alzarvi, voi rimarrete seduti, o ci si alza o non ci si alza!
Quindi o coocreeremo o non coocreeremo, di sicuro non proveremo a coocreare!
E allora, nei prossimi 10 anni, volete o no raddoppiare le vostre conoscenze, raddoppiare le vostre capacità, raddoppiare i nostri numeri?
Ecco a noi la sfida!
Insieme siamo forti!"

mercoledì 23 gennaio 2013

Oscar Giannino sul voto utile


Volevo scrivere anch'io un articolo su sta cavolata del voto utile, ma ho appena trovato questo video e ho quindi preferito delegare ad Oscar le mie stesse ragioni.

domenica 20 gennaio 2013

USA


Ore 19:43 di San Francisco, ore 05:43 di Roma, di rientro sul volo San Francisco - Londra.
Dovrei dormire per cercare di ridurre l'impatto del jet leg, ma non ho proprio sonno. Ho la testa piena di input da questa mia prima esperienza negli USA e voglio provare a raccogliere le idee e condividerle con voi.
La curiosità era tanta, anche perché, essendo uno di quelli che è venuto su a pane e film americani ero in cerca di conferme, di capire quanto la vita in America fosse più o meno simile a quella che vediamo in TV.
Ho visitato San Francisco, Sacramento, Santa Barbara, Los Angeles, La Death Valley e Las Vegas. Queste almeno le tappe principali.
Innanzitutto ho avuto l'ennesima conferma che il bello non è bello, ma è bello ciò che piace. È giusto che ognuno si faccia la propria opinione sulle città senza farsi troppo influenzare dal parere degli altri. Tanti mi anticipavano San Francisco come la città più bella e forse lo era anche, ma in un certo senso essendo più simile alle nostre città, mi ha regalato solo in parte le emozioni che cercavo.
Cominciamo con la macchina a noleggio. Se vi organizzate un tour on the road dovete assolutamente prendere a noleggio  uno di quei SUV super mega e non ha importanza se qualcuno vi dirà che le auto europee sono migliori, voi prendete quelle! Volete sapere perché? Ma perché cominci subito ad entrare nel personaggio americano, perché è quello che vogliamo fare, no? Capire meglio la loro cultura. Quelle auto sono grandi, davvero enormi. All'inizio ti sembrano esagerate, dopo un po' di chilometri, quando ti rendi conto degli spazi immensi che hanno, del numero infinito di corsie e di quanto costa poco la benzina, gli dai anche ragione. Veniamo al porta bevande che per me era un oggetto incomprensibile. Adesso vi spiego, quando l'americano medio va a prendersi il caffè da Starbucks ha una temperatura media di circa 100.000 gradi, quindi, o hai almeno mezz'ora di tempo per berlo con calma, o? Te lo porti in auto e subito so che starete pensando, ma come si fa a bere in auto senza sporcarsi? Hanno pensato a tutto! Innanzitutto non usano il cambio, ostinazione europea non ben spiegabile e poi la guida non è tutta un accelerare e frenare come da noi. Là la velocità è una e basta e se la superi  più che la multa ti portano direttamente dal giudice e i controlli li fanno anche nel bel mezzo del deserto dove pensi che lo sceriffo non abbia mai messo dimora.
Passiamo a commentare cose un po' più di sostanza. Andiamo a Los Angeles. Il commento di tutti era, non c'è niente da vedere... e io aggiungo, non c'è niente da vedere secondo i nostri canoni. Pensateci un po', Hollywood sforna film e serie televisive che condizionano il modo di pensare, di agire e di sognare di un intero pianeta, allora mi dico, ci saranno pure pochi "monumenti", ma ti vorrai emozionare almeno un po' quando passi per quel marciapiede e vedi quelle stelle con i nomi di chi è protagonista di cotanto potere??? La mia risposta è si!
Un'altra cosa che secondo me capisci visitando l'America è il concetto della Libertà. Cosa vuol dire davvero essere liberale. Quando ti guardi intorno in America e osservi i volti delle   persone, i loro modo di vestire e di comportarsi hai la sensazione che in quel posto hai veramente la possibilità di poter essere te stesso, senza doverti sentire giudicato da altri. Da noi invece la sensazione predominante è che tu sei ok se conforme a dei canoni definiti, altrimenti sei il diverso, uno potenzialmente da emarginare.
Las Vegas è una sorta di città parco giochi e il posto perfetto per far serata e divertirsi e mi chiedo, ma perché non abbiamo mai fatto una Las Vegas in Sicilia? I visitatori godrebbero anche di un mare favoloso invece di un deserto arido. La città in realtà è una cittadina e vi giungono da tutti gli stati d'America, percorrendo delle distanze ben superiori di quelle europee.
La cosa però più bella che riporto con me è la gentilezza e la disponibilità di queste persone. In undici giorni, non c'è mai stato nessun cameriere o commesso che si sia mai rivolto con sgarbo o sufficienza. Mi direte che è così solo perché tutto ruota intorno alla mancia ed è tutto finto? Ma che ben venga pure in Italia allora! Invece siam circondati da persone che sembra ti stiano servendo per farti un favore. A parte il saluto iniziale, non ricordo che dalle nostre parti mai qualcuno mi abbia chiesto come sto, là, l'hanno fatto tutti, ma tutti tutti! Ogni venditore dovrebbe fare uno stage obbligatorio in USA per comprendere davvero la cultura del cliente. Se non fai così sei OUT! C'è una coda dietro di te che aspetta di prendere il tuo posto e se non stai attento ti puoi ritrovare ad essere uno dei tanti HOMELESS. 
Ovviamente non tutto è perfetto, di senza tetto ne ho visti tanti, una sera a Las Vegas c'era una donna con una bambina di circa sei anni e faceva davvero freddo, -4 gradi con vento, per un attimo mi si è stretto il cuore e mi è venuto un nodo alla gola. È impossibile che oltre quella porta ci sia qualcuno che compra una borsa per 2.500 euro e che butta i soldi al tavolo da gioco e da questa parte ci sia qualcuno che fa fatica a sopravvivere.
La popolazione europea ha tanto da insegnare al mondo, ma quello di cui sono sempre più convinto è che le culture dovrebbero dialogare molto di più, per cercare di carpire i segreti una dell'altra tendendo ad un mondo migliore.
Nel mio piccolo Suedtirol si fa tanto parlare e litigare se parlare in italiano o tedesco, mentre di là in America e non nella provincia al confine con qualche stato, su tre taxi che ho preso, tutti e tre parlavano regolarmente con qualcuno al telefonino in un'altra lingua e quando vedi queste cose, certe problematiche locali ti sembrano quasi primitive.
Un'ultimissima cosa, sapete qual è la cosa che ho più fotografato durante questi giorni? La bandiera americana. Perché dovete sapere che in America trovate una bandiera ad ogni angolo di strada, sia davanti alla porta di una casetta nel deserto, sia sul grande albergo in centro. Da noi ne trovate poche e spesso sono quelle locali. Il loro senso di patriottismo è una cosa fenomenale, che vinca il candidato democratico o repubblicano, alla fine il Presidente è il Presidente di tutti gli americani, come da noi, no? Lungo la spiaggia di Malibù c'è un memoriale ai caduti che ha catapultato il mio pensiero a qualche decina di anni fa, quando qualcuno, oltre oceano, decise di investire le tasse dei contribuenti e soprattutto le vite dei figli dei contribuenti per venire in Italia, sbarcare e liberarci dandoci la possibilità di continuare a dire di essere italiani e di godere di tutto quello che abbiamo ancora oggi. Gli Stati Uniti d'America saranno pure indietro rispetto noi su alcune scelte come la pena di morte o l'uso delle armi, ma per quanto hanno fatto, dovranno godere sempre del nostro rispetto.
Tra qualche ora si torna a casa, carichi più che mai è pronti per coocreare un altro anno di successi. 

martedì 1 gennaio 2013

MARKETING E POLITICA







Oggi è il giorno dei buoni propositi per eccellenza e proveremo a creare un'occasione di incontro tra due argomenti apparentemente distanti.


Nel Multi-Level Marketing ti spiegano la matematica della duplicazione. Di che cosa si tratta?


Guardate un attimo quest'esempio. 










Stiamo solo parlando di 2 persone che parlano ad altre 2 persone di qualcosa che a sua volta parlando ad altre 2 persone della stessa cosa. Morale della favola... le persone coinvolte sono 28 dopo 3 passaggi.


Ipotizziamo adesso per un attimo di fare la stessa cosa, ma coinvolgendo 5 persone. Secondo voi? Quale sarà il totalone finale?










Solitamente rimangono quasi tutti impressionati dalla cifra finale. Coinvolgendo soltanto 3 persone in più il numero incrementa enormemente.





Proviamo a tirare in ballo la politica adesso, o in senso generale le nuove idee e vorrei rivolgermi a tutti i pessimisti che pensano che da una piccola idea, da un piccolo partito o movimento non possa nascere un grande cambiamento. Troppo spesso sento ancora dire da persone giovani e da persone adulte frasi del tipo:





"Ma no, non votare quelli sono troppo piccoli è un voto sprecato";


"Ma no, io non vado a votare perché tanto non può cambiare nulla";


"Ma no, non ci provo neppure perché non riuscirò mai ad influenzare un numero di persone sufficienti ad ottenere una maggioranza".





Ecco, i numeri sopra credo testimoni tutto il contrario, la matematica è a nostro favore!





Buona nuova intraprendenza a tutti!





PS: dal 4 al 6 e dall'11 al 13 gennaio verranno installati i gazebi a Merano, Bolzano e Laives per la raccolta delle firme per "Fermare il declino", chiunque fosse disponibile ed interessato a presenziare mi contatti pure.





Tutto può essere cambiato, anche la matematica è dalla nostra parte!






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